Habemus Papam? (di Michele Perrone)


Questo paese non smette mai di stupirci. Quando sembrava proprio che il governo dovesse partire, ecco l'ulteriore colpo di scena. Il braccio di ferro instaurato tra il Quirinale e M5S e Lega si è concluso con la rinuncia di Conte all'incarico sicché - salvo sorprese in extremis - si va verso un governo del Presidente che dovrà portare l'Italia alle elezioni, nella speranza che queste dirimano il pasticcio politico venutosi a creare.
È di evidenza solare la necessità di una nuova legge elettorale: ma riusciranno Salvini e Di Maio a mettersi d'accordo? Il premio di maggioranza riguarderà i singoli partiti o le coalizioni? Ed esiste ancora una coalizione di centro destra?
Ma rileggiamo quanto accaduto: il Presidente della Repubblica - molto correttamente a mio avviso-, ha spiegato che il dicastero della economia non poteva andare a chi propugna la fuoriuscita dall'Euro e quindi dall'Europa.
Non ha prevaricato i partiti ed anzi ha accettato tutte le nomine indicate tranne quella che andava chiaramente a rendere problematico il rapporto con l'Europa. Non solo, ma non mi pare che il prof. Savona abbia fatto chiarezza sulla questione Europa: eppure sarebbe bastata la preannunciata intervista nella quale si chiarisse che non vi era alcuna intenzione di ricorrere a quel piano B per uscire dall'euro ma di pretendere dalla Unione Europea maggiore rispetto e maggiore flessibilità!! Invece nulla di tutto questo, mentre i mercati continuavano la loro fibrillazione con la salita dello spread a livelli preoccupanti. E sarà una coincidenza la pubblicazione di quella prima bozza di contratto nella quale esplicitamente si indicava la uscita dall'euro? Ed è una coincidenza che poco tempo fa Grillo prospettava un referendum sull'uscita dall'euro?
Mi spaventa poi la dietrologia che si sta scatenando nel Paese e su Facebook: tutto è frutto di complotto che vede insieme la Merkel, i mercati, il PD di Renzi, le banche, i poteri forti¸ dei quali tutti Mattarella sarebbe il succube e l'esecutore.
Io ritengo gli attacchi al Presidente della Repubblica indegni: denotano la mancanza di senso dello Stato. Del resto, che senso dello Stato può avere un partito nato con l'obiettivo di chiedere la secessione della Padania, e che fino a qualche tempo fa non si riconosceva nella bandiera italiana? Aggiungasi a tutto questo il dilettantismo dei Cinque Stelle, partito del 33% che si è fatto strumentalizzare da un partito del 17%, che ne ha subito le posizioni ed i diktat, visto che Savona è una operazione tutta di Salvini. Ma veramente non vi era altro nome all'infuori di quello di Savona? O quello è stato solo il pretesto per tornare alle urne sulla scia di sondaggi elettorali molto favorevoli? E poi, andare alle urne con quale coalizione? I Cinque Stelle continueranno presentarsi da soli, perché non hanno altra scelta. La Lega? Con la coalizione di centro destra, con una Meloni schierata con Di Maio sulla messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica, con un Berlusconi candidato premier per Forza Italia che non è per l'impeachment e che è acerrimo nemico dei Cinque Stelle?
Ecco lo scenario che si presenta al Paese, non semplice e pieno di rischi ed incognite. Di fronte a questa situazione, possiamo noi come FoggiaInsieme, pur nel nostro piccolo, rimanere alla finestra? Credo che tutti gli italiani debbano impegnarsi e partecipare, dando un sia pur minimo contributo. Ecco perchè rinnovo l'invito a tutti gli amici a partecipare al dibattito sul nostro sito proponendo le opportune iniziative che si ritengano valide.
Michele Perrone

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