In morte dell’avvocato Vittorio Gentile (di Michele Perrone)

Quando penso ad un avvocato –avvocato nel vero senso della parola, come lo intendo io - penso a Vittorio Gentile che ci ha lasciati ieri. Perché Vittorio era un avvocato. Diversamente da molti che fanno gli avvocati, vi sono alcuni – non sono molti – che sono avvocati, e la differenza è enorme. Fare l’avvocato è esercitare un mestiere più o meno bene. Essere avvocato significa avere coscienza di un ruolo, di una funzione importante nella società, il che significa un impegno costante, un modo di essere che si esplicita non solo nelle aule di giustizia o nello studio legale, ma che diviene una seconda pelle. Vittorio Gentile è stato questo: un uomo assai colto, preparatissimo nel suo campo, che era il diritto civile, con particolare competenza nel diritto societario, ma anche e soprattutto professionista serio, affidabile, leale con giudici e colleghi, mai disponibile a perseguire vie men che trasparenti pur di ottenere un successo in un giudizio. In cinquant’anni ...