Dove va l'Italia


Credo sia chiaro a tutti che stiamo andando verso quello che si chiama Governo tecnico o governo del Presidente della Repubblica. Mattarella infatti ritiene da una parte che il Paese abbia comunque bisogno di un governo nel pieno delle sue funzioni, e dall'altra che andare a rivotare oggi non cambierebbe sostanzialmente il risultato perché credere che a distanza di qualche mese una forza politica raggiunga il 40% mi pare assurdo. Come dargli torto? Si insisterà anche in questo caso nell'additare il Presidente della Repubblica come quello che non tiene conto della volontà popolare? In realtà bisogna dare atto, e devono convincersene tutti quelli che innalzano peana di vittoria, che non ha vinto nessuno. Quanto ai giochi dei partiti, a me pare chiaro l'intento delle parti. Di Maio ed i Cinquestelle non stanno ponendo l'ostracismo a Berlusconi per motivi di moralità (perché allora votare Cancellieri?) ma é in gioco la guida del Governo. Se la Lega lascia Berlusconi, un partito del 17% dovrà confrontarsi con uno del 33% e Presidente del Consiglio non potrà che essere Di Maio. Salvini questo lo comprende perfettamente sicché non può lasciare la coalizione di centrodestra senza assoggettarsi poi al ruolo di spalla di Di Maio. Per cui, da una parte non c'é questione morale contro Berlusconi, dall'altra non é la fedeltà che non consente a Salvini l'alleanza con Di Maio. In mezzo? In mezzo c'é l'Italia, ci siamo noi, c'é la gente, Non c'é che da concludere con il Poeta :"Ahi serva Italia, di dolore ostello, non donna di provincia ma bordello".
M.P.

Commenti

Post popolari in questo blog

Quando il popolo diventa protagonista: il risanamento di Borgo Croci (di Michele Perrone)

Perrone: "Siamo ultimi per qualità della vita, ma non possiamo arrenderci"

Habemus Papam? (di Michele Perrone)